La rosa che ho sul comodino è veramente bella. Non è un regalo mio ma uno dei tanti che riceve Lisa, l'infermiera del primo piano. Lisa è molto gentile con me, anzi lo è con tutti. Mi chiedo se sia in questo reparto per scelta o semplicemente per passione. Passione, esiste ancora la passione per il lavoro? Ma soprattutto si riesce ancora a lavorare con passione?
Alla mia destra la finestra con i doppi vetri impedisce al freddo di entrare, freddo che non dovrebbe esserci visto che siamo a maggio. La stessa finestra però permette alla luce di entrare. Adoro la luce in questo posto. Al buio mi ricordo di più del luogo in cui mi trovo. Qualche urlo, il russare, qualcuno che bisbiglia.
Finire ricoverato non era nei miei progetti e ancora mi chiedo se sia stata una scelta saggia. Ma come si fa a essere saggi quando il male dentro te è talmente grande che ti senti scoppiare? Qualcuno sostiene che nella vita si debba procedere per tentativi. Ma tutti i tentativi sono leciti? Mi manca il mio letto, mi mancano i miei cuscini, mi mancano le mie piccole certezze e le pareti vermiglio. Mi manca svegliarmi da solo che ormai è diventata una costante nella mia vita. Da quando sono qui di notte non cerco nemmeno una mano da stringere. Le giornate sono scandite da ritmi dettati da altri. Lo so, lo fanno per il mio bene ma spesso mi chiedo se sappiano cosa sia il bene. E poi potrà esserci un bene universale? Meno male che che mi rimane sempre il sonno, compagno sempre più desiderato mentre cerco piano piano di riprendere la normalità.
E se accadesse davvero?