lunedì 11 giugno 2012

I miei primi cento giorni senza alcool

Niente medaglie, tranquilli. Ma sono ormai un centinaio di giorni in cui non tocco alcool. Almeno credo siano cento, ultimamente con le date e le programmazioni sono litigioso. Cento giorni senza vino, birra e simili. Cento giorni con due matrimoni, una prima coercizione e abbastanza due di picche da rimettermi a bere. Eppure sono qui, con tre chili in meno e la lucidità sempre presente. Sono stati giorni belli? Assolutamente no, la fatica quotidiana del vivere incombe parossistica su di me e la possibilità di salvarmi dal naufragio è pari alla possibilità dell'Italia del salvarsi dal tracollo nel giro di tre mesi.
Senza alcool ho vissuto forse più intensamente? Nemmeno, ho solo permesso ai miei pensieri di occupare il vuoto prima occupato dal bere. Certo non ho mai perso lucidità. Ma è un bene rendersi conto di cosa ti capita nella vita? Tutta questa razionalità dove ti può portare? Ispirerò la prossima canzone sanremese di Cristicchi?
In questi cento giorni ho proseguito la ricerca della sobrietà, ho regalato libri, vestiti e la mia stanza mi sembra troppo grande al punto che se potessi ne cercherei una più piccola ancora. Il mio telefono è spento per la maggior parte del giorno e ovviamente tutta la notte. A volte non rispondo nemmeno al fisso.
Insomma il naufragio è vicino, di dolce avrà ben poco ma almeno ci arriverò leggero. E magari sarà più facile salvarmi.

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