mercoledì 15 luglio 2015

Il meraviglioso mondo di Internet

Internet! Che meraviglia. Come potrei negarlo da fruitore di streaming, acquirente on line e fruitore delle applicazioni per il smartphone.
Ma ieri, sono riuscito a creare un piccolo polverone proprio grazie a esso.
Ho letto un articolo su Sportweek, il settimanale della gazzetta dello sport, dedicato all'omosessualità nel rugby con una parte specifica sul rugby e sulla prima squadra gay friendly italiana (e ora ho finito tutti i termini stranieri che posso scrivere in un post...ops). Poiché oltre all'immagine che non è provocatoria in sé ma per quello che credo susciti in molte persone c'era un articolo scritto in maniera chiara e semplice che affrontava l'argomento. Ora sicuramente un articolo così su quel tipo di rivista, che ha una certa tiratura oltre al fatto che si trova in tutti i bar e circoli italiani, ha un certo valore.
Ma il mio problema non è stato quello, bensì la fantastica idea di consigliarne la lettura a molti contatti della mia rubrica (proprio grazie al fatto che tramite whatsapp e quindi internet in pochi secondi lo invio a molti).
Dopo questo il diluvio.
Tra messaggi che mi dicevano che fosse notizia vecchia, che non erano interessati anche chi semplicemente lo avrebbe letto dopo il mio povero telefono (o meglio telefono da povero che mi è costato ben 89 euro) si illuminava senza sosta.
Ma il punto non è nemmeno questo per cui veniamo al punto.
La stragrande maggioranza dei commenti erano fatti da persone che l'articolo non lo avevano letto ma ne avevano sentito parlare su Facebook o alla radio o al bar (dove volendo avrebbero trovato il settimanale). Questo mi ha stupito, non tanto il fatto che si giudichi tutto, quello è normale (anche se ognuno dovrebbe essere conscio delle proprie conoscenze e dei propri limiti per evitare di fare brutte figure)ma che internet rischia di diventare il "pensatoio" di tutti. Quello che hanno sempre fatto le religioni fino ad ora. E allora inizio a pensare che forse tanto meraviglioso non è.

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