Non bastavano i numeri passati di Internazionale. Non bastavano le copie di Terre e nemmeno la biografia di Rita Levi Montalcini (che come potete ben immaginare non è breve).
Da oggi per passare il tempo in bagno mentre doveri fisiologici mi impongono la presenza è arrivato Vanity fair! Nessun abbonamento scontato, nessuna idea stramba del mio coinquilino.
Il mio medico mi ha detto di pensare meno. E un mio caro amico ogni settimana mi porta il famoso magazine di carta patinata.
Ma perché condannarlo senza pietà? Proviamo ad esaminarlo per bene. In copertina la strafiga di turno è Blake Lively, la Serena di Gossip Girl (una terribile serie televisiva che seguo con la scusa di migliorare il mio inglese) e i titoli che preannunciano (spoilerano?) il settimanale.
Superata la prima pagina ecco una ventina di pagine di pubblicità di moda: tutte immagini, nessuna scritta. Quindi ecco la posta al direttore anche se non viene citato ( e se fosse una direttrice?). Un'altra decina di pagine di moda ed ecco la prima rubrica curata da un giornalista noto a tutti: Gad Lerner. "L'infedele" giornalista analizza la situazione legata alla vendita di La 7, dove a quanto pare lavora ancora (senza televisione mi sono perso dei pezzi per strada). Insomma non esattamente un pezzo di gossip. Procediamo. Ecco invece Mentana che scrive della Fiat e dei problemi annessi. Sempre per la serie cerchiamo di svagarci direi... Quindi eccola, lei. la giornalista, la donna che mi intervisterà quando sarò famoso per la vendita del mio libro, la donna che bacerò in diretta tv che parla del topless della principessa d'Inghilterra (o del Galles?). Ma proseguiamo. Altre dieci pagine di moda ed ecco uno dei principi della moda italiana, Alessandro Benetton che parla di giovani senza lavoro. Ma dico io, parlare dei pullover colorati no?. Quindi pagina dei giovani che raccontano la crisi ( e vai...) e finalmente il sommario. Ma non voglio togliermi nessun gusto ora e andiamo avanti!
Ecco quindi altre venti pagine di, di ,di... bravi! Pubblicità!
Quindi le news che vanno dal principe d'Inghilterra alla rabbia musulmana per il film su Maometto, dagli uragani in America alla primavera araba. Pagine su guinness vari, oggetti di cui non abbiamo bisogno e finalmente un pezzo su Renzi che mi interessa ben poco (aumenterebbe solo la mia antipatia nei suoi confronti.
Altra pubblicità, quindi il pezzo sulla ragazza della copertina (e da copertina direi) e finalmente a pagina 171 un po' di gossip! Insomma una delle cose che meno fanno pensare e più mi fanno bene. Passate le trenta pagine di gossip intervallate da pubblicità (anzi ritratto: è l'inverso) ecco due articoli su due attori che non conosco e il pezzo su Mika che conosco e ascolto (e leggerò la prossima volta).
Ora la rivista ha 350 e passa pagine e noi siamo poco oltre la metà quindi concludo la mia analisi cultural sociologica.
Ma con tutti i giornali vuoti dovevi portarmi uno che mi fa pensare più di prima?
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