Desideroso di fuggire come i protagonisti di Mediterraneo, confuso come un laureato in lettere moderne che deve scrivere un curriculum, eccitato come una vecchia prostituta prossima alla pensione. In San Giusto tutto tace. Il silenzio logora. Soprattutto se fai di tutto per non pensare e arrivi al punto di ascoltare musica pop anni ottanta (tipo True Blue tanto per intenderci).
Oggi penso all'affetto o per i più romantici e ottimisti all'amore. Penso che si stanno sposando un po' tutti. Penso che tutti mi parlano del loro futuro, dell'altra metà del cielo. Penso che il letto a una piazza e mezzo mi ricorda che manca qualcosa (oltre a nuove lenzuola).
A quel punto riprendo la mia fedele razionalità e ammetto a me stesso i mille e più motivi che definiscono la mia solitudine e me ne faccio una ragione. In fin dei conti ciò che mi manca è semplicemente un ballo. Niente di più. Stacco la testa e torno a leggere. Mi ritrovo a Ferrara, siamo nel 1938 e ancora non so come finirà tra Micol e il protagonista.
Qualcuno che esiste benedica la lettura (e i classici)!
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