giovedì 15 novembre 2012

Speriamo che sia femmina

Ho vissuto per più di un anno con un vicino di casa che nemmeno mi salutava. Credo che non sappia nemmeno il mio nome. Sono quasi certo che abbia i due numeri di Internazionale che non ho mai ricevuto (perché abbiamo lo stesso numero civico).
Le sue lodi mattutine al Signore si alternavano a radio Capital. Originale svegliarsi sentendo parole come buongiorno e telespettatori intervallate da bestemmie in perfetto stile toscano. Posso dirvi che è sempre stato attento alla sua igiene dentale almeno dai rumori che sentivo la sera.
In un mondo dove non durano matrimoni e convivenze figuriamoci se può durare un rapporto di vicinato. Il mio caro vicino se ne è andato via e sono arrivati i nuovi vicini.
Si tratta di una famiglia composta da genitori e tre bimbe. Credo che la sera (anche in questo momento) le fanciulle giochino a "lanciamo la sorella più piccola sul muro per vedere se rimbalza" e questa sarebbe una spiegazione plausibile. Inoltre credo che rimbalzi perché continuano a giocare ogni sera dopo le ventitre e fino a mezzanotte circa come se non bastassero i pensieri intrusivi che lottano con la melatonina ogni volta che chiedo alla mia testa di staccarsi. Il casino generato mette molto in discussione le mie idee. Io che non ho la televisione da due anni (e sto benissimo) mi auguro che si piazzino davanti a Cartoon Network tutta la notte magari con un bel trio di cuffie wi fi.
Io che non darei farmaci con facilità a un bimbo mi ritrovo a sognare tisane di camomilla e Xanax (pochissima camomilla) per chetare (sto dimenticando l'italiano a favore del toscano accidenti) le grida di rivoluzione del trio carlucci di Pisa.
Ma in fondo sono solo bambini (anzi bimbe visto che di cromosomi Y non c'è traccia), non bisogno sedare la loro voglia di libertà, la loro espressività. Non vorrei mai ritrovarmi derubato da una baby gang perché ho traumatizzato la loro infanzia.
Avanti Riccardo, passa tutto, il vento cambia, la ruota gira e vie tutte quelle stronzate che la gente dice semplicemente perché ha paura di dirti che in fondo sei uno sfigato (che so di essere visto che ho un blog). 
Dai Riccardo sii ottimista, si sistemerà tutto e riprenderai a dormire, le bimbe si stancheranno.
Con questi pensieri stamani incontro i miei vicini: il babbo, le carlucci e per la prima volta la mamma. Sorrido, saluto e vedo che è in dolce attesa. Facciamo che comincio a essere ottimista da domani.

2 commenti:

  1. Credo che l'ottimismo potrai rimandarlo fino al prossimo trasferimento (tuo o dei tuoi vicini)... i bambini NON SI STANCANO MAI !! e sai chi te lo dice...
    Buona giornata =)

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  2. tappi alle orecchie. sormontati da cuffie. e stacca il letto dal muro... :-)

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