giovedì 27 dicembre 2012

Numero 32

Mi sono perso in un abbraccio. Per un attimo mi sono sentito sollevato, un attimo che è durato minuti, minuti che sono diventati ore. Concentrato solo sul momento ma soprattutto rilassato. Un abbraccio che mi sono portato nel letto, come se potesse continuare quella sensazione di totale riparo dal mondo.
Un abbraccio tanto bello quanto inaspettato, tenero almeno quanto sincero. Era un abbraccio caldo per mettermi al riparo dal freddo che in questi giorni non mi sta risparmiando.
Era un abbraccio forte per ricordarmi che di forza ne ho anche io, nascosta in qualche vicolo cieco della mia testa.
Era un abbraccio intenso per potermi portare a casa il ricordo di una piacevole serata.
Ma soprattutto era un abbraccio sincero, che in cambio ti chiedeva la stessa cosa: un po' di affetto.

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